LA PERSONALITA’ NARCISISTICA
“Sono sceso dalla mia torre d’avorio,
E non ho trovato alcun mondo”
J. KEROUAC
Il narcisismo da sempre suscita grande interesse nel campo della salute mentale e i disagi connessi a questa tipologia di carattere sono sempre più osservabili, frequenti e limitanti la vita della persona.
Sebbene la figura del narcisista sia classicamente rappresentata nella sua modalità grandiosa, affascinante, vanitosa e autoreferenziale, oggi capita sempre più che i narcisisti siano invece profondamente infelici e insicuri circa la propria immagine di sé e la possibilità di essere amati e di amare. I narcisisti di oggi sono sempre più disorientati perché non sanno cosa vogliono e cosa cercare, sono maggiormente bisognosi di conferme da parte degli altri rispetto la loro eccezionalità e indispensabilità, ma sono anche più sofferenti per il vuoto che tale ricerca comporta, oltre che stremati per il loro continuo nascondere i propri limiti e imperfezioni, costruendo per sé corazze d’acciaio sempre più forti, elusive e a prova di assenza di like o di commenti negativi sui social.
Si può affermare che oggi siamo nella cultura del narcisismo e nell’epoca delle personalità liquide, in cui “ non è tanto importante come ti senti, ma è come appari” (Billy Crystal). Infatti, il narcisismo riguarda Fondamentalmente l’insieme delle difficoltà del nostro modo di vedere noi stessi e gli altri e di relazionarci, in altre parole ha a che fare con i problemi di mancanza di autostima e di difficoltà di autoregolazione all’interno delle relazioni interpersonali.
Come si può immaginare, il disturbo narcisistico di personalità è complesso a causa delle molteplici sfaccettature risulta per questo motivo difficile da analizzare dal punto di vista clinico.
Ma cos’è che rende il narcisismo un disturbo di personalità?
Qui entra in gioco un’importante distinzione tra ciò che è stile narcisistico e ciò che è disturbo di personalità, ovvero tra ciò che descrive la normale ed adattiva modalità di funzionamento di quella persona che ha un carattere narcisista e quegli aspetti della personalità che sono invece estremamenti rigidi, pervasivi e disfunzionali e che generano sofferenza.
Il presupposto di base è che avere un carattere narcisistico non vuol dire essere sbagliati, nè tanto meno avere automaticamente una patologia della personalità.
Ci sono diversi individui con uno stile narcisistico di personalità che sono persone di successo, affascinanti, energiche e affabili, che possiedono un’acuta consapevolezza dei propri pensieri e sentimenti, riuscendo ad avere una qualche consapevolezza anche di quella degli altri. Sebbene siano più sensibili ed emotivamente vulnerabili alle critiche di altri, questi individui sono comunque in grado di gestire i sentimenti negativi in modo adeguato. Sono persone competitive ed ambiziose che credono nelle proprie abilità raggiungendo i propri obiettivi, ma che non chiedono agli altri trattamenti speciali o privilegi.
Quand’è che invece si parla di disturbo narcisistico di personalità?
Non esiste un chiaro consenso all’interno della comunità scientifica sulla natura del disturbo narcisistico e sulla diagnosi. Nel campo della salute mentale, sono riconosciuti dei criteri diagnostici che seppur utili, descrivono solo la parte grandiosa, manipolativa, arrogante e insensibile del narcisismo patologico, rischiando di creare una definizione un po’ troppo semplificata di tale dimensione di personalità.
Negli anni, sono state riscontrate delle sfumature più velate del narcisismo che hanno messo in evidenza come esistano più sottotipi di narcisisti. Alcuni individui, infatti, sono estremamente vulnerabili, ipervigili e preoccupati del comportamento dell’altro perché avvertono sempre un giudizio nelle parole dell’altro, o motivo di offesa/ferita narcisistica. Nonostante evitino le relazioni ed il confronto, sono silenziosamente sprezzanti e critici l’altro, per cui dietro la loro maschera e sotto la loro vergogna, vi è un’immagine di sé idealizzata. Alcuni soggetti possono avere esplosioni emotive quando si sentono feriti, oppure possono isolarsi e mostrarsi indifferenti, perché sensibili alla critica.
Di seguito, è riportata una sintesi delle principali caratteristiche del narcisismo che riguardano per lo più quegli aspetti che sono osservabili nel modo in cui la persona narcisista tende a interagire con sé e con gli altri. Essi sono:
- la difficoltà/incapacità di amare e mantenere nel tempo una relazione amorosa stabile;
- la costante ricerca di approvazione, rispetto e ammirazione da parte dell’altro;
- il considerarsi delle persone meritevoli e aventi diritto di particolari privilegi, oppure vittime martirizzate di maltrattamenti altrui;
- L’iniziale seduttività, seguita da perdita di interesse verso l’altro e noia nei contesti relazionali;
- Falsità, disonestà utilizzate per conquistare l’altro attraverso l’inganno o l’esagerazione di fatti che non rispecchiano la realtà;
- Il ritiro dalle interazioni sociali per paura delle critiche e per proteggersi da eventuali umiliazioni;
- il rifiuto della dipendenza e l’incapacità di accettare l’aiuto dell’altro;
- la negazione dell’autonomia dell’altra persona che ha come scopo la sottomissione e il controllo;
- la negazione della propria sofferenza o del conflitto associato ad una specifica situazione dolorosa;
- il confronto continuo con gli altri, alimentato dall’invidia associato ad una scarsa, se non assente, empatia verso l’altro e i suoi bisogni.
- l’idealizzazione dell’altro, che porta a mettere su un piedistallo la persona particolarmente ammirata per rispecchiarsi e ricevere gratificazioni, elogi e conferme;
- l’invadenza e l’esibizionismo che svalutano i bisogni altrui, portando il narcisista a concentrarsi su di sé e solo su ciò che è importante per lui.
Numerose sono le formulazioni teoriche rispetto l’eziologia del disturbo narcisistico di personalità, da quella psicoanalitica freudiana, a quelle cognitivo-comportamentali o biosociali, tuttavia una concettualizzazione più integrata sembra essere maggiormente utile a comprendere la natura problematica di tale disturbo. A livello biologico, i soggetti con questo disturbo di personalità tendono ad avere un temperamento reattivo agli stimoli. Da bambini sono stati considerati per il loro essere speciali, nel loro talento in qualche particolare attività o per altre abilità personali come l’intuizione, l’intelligenza o eccezionali capacità linguistiche. Dal punto di vista psicologico invece, questi soggetti hanno sviluppato la loro visione di sè, degli altri e del mondo su alcuni temi fondamentali: essere speciali e meritevoli di diritti a prescindere dal proprio comportamento; la sopravvalutazione parentale, ovvero il corrispondere a delle aspettative genitoriali di perfezione e di successo per cui il figlio è un riflesso dei genitori e viene visto per come essi desiderano che sia e non per quello che è; la cronica invidia connessa a profondi sentimenti di inferiorità; l’incapacità dei genitori di rispondere ai bisogni del bambino con empatia e riconoscimento delle loro emozioni, non essendo stati a loro volta accolti nei loro bisogni narcisistici in infanzia.
Le persone con disturbo narcisistico di personalità – che hanno quindi un deficit di autostima, sono eccessivamente egocentriche e gestiscono le proprie insicurezze tramite la costruzione di un’immagine di sé arrogante, autoriferita, grandiosa, ma che hanno grandi difficoltà relazionali perché sono spesso allontanate, criticate o abbandonate da coloro che inizialmente erano idealizzati che poi vengono tutto d’un tratto svalutati e/o sfruttati, maltrattati – soffrono. Anche se in modo quasi impercettibile, perché sono prigionieri di un copione di vita costruito tassello dopo tassello sin dall’infanzia su un modo di essere limitante e non funzionale.
La psicoterapia è il trattamento d’eccellenza e maggiormente diffuso per tale tipologia di problematica. La psicoterapia psicodinamica integrata è un tipo di trattamento che mette insieme più metodologie e strategie di intervento e che permette di lavorare sulla vulnerabilità narcisistica a livello comportamentale, cognitivo, emotivo e relazionale, all’interno di una relazione terapeutica fondata sulla costruzione e sul mantenimento di un’alleanza terapeutica efficace.
Bibliografia
AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION (2014). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione. Milano. Raffaello Cortina Editore.
GABBARD, G.O., CRISP H. (2018). Il disagio del narcisismo. Milano. Raffaello Cortina Editore.
GABBARD, G.O. (1989). “Two subtypes of narcissistic personality disoder”. In Bull Menninger Clin, 53 (6), pp. 527-532.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!